Yuri N. A. Lucia vi da il benvenuto in:

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Alla fonte della fantasia.

cassetta

Attualmente nessun brano ascoltabile per i Rockazzi.
Potrete sentirli sul loro sito e sul loro my space




rockazzi-fronte






CLAUDIOMAURO LUCAVOLGO

                            Claudio: Chitarra-Voce    Mauro: Chitarra           Luca: Basso              Volgo: Batteria





INTERVISTA AI ROCKAZZI DEL 14/11/2010

Eccomi qui, per proporre l'intervista con Mauro dei Rockazzi, intervista che confesso mi ha procurato non pochi problemi a livello etico-morale.
Mi spiego: come molti rockers "ruspanti" (definizione che non vuol essere dispregiativa!), il caro Mauro ha utilizzato un linguaggio piuttosto pepato nello scambio di battute che abbiamo avuto; dunque, censurare l'intervista, coprendo le parole "proibite", oppure proporla nella sua integralità?
Per rimanere coerente con lo scopo di queste pagine, ovvero permettere alle persone di conoscere realtà musicali nuove nella loro interezza, ho deciso di pubblicarla così com'è, senza cambiare neanche una virgola.
Per rimanere coerente con le premesse del sito, ovvero renderlo fruibile a chiunque, anche a chi un certo linguaggio può causare problemi:

Nella seguente intervista è stato utilizzato un linguaggio ed espressioni "colorite" e dunque chi prosegue nella lettura è consapevole ed interessato.

Don Mauro non me ne abbia!


Yuri Lucia

YURI: La proposta dei Rockazzi è un Hard Rock che ho ascoltato molto volentieri, indubbiamente ricco di influenze, spesso anche abbastanza diverse tra di loro. Come riuscite a mettere d'accordo tutte queste anime presenti nelle vostre composizioni?

MAURO: Fondamentalemente abbiamo 4 influenze di genere Rock abbastanza divergenti e non riusciamo mai, forse perchè ci va bene cosi, ad incanalare i flussi verso un unica direzione difatti i nostri brani partono tendenzialmente in un modo e finiscono in un altro quindi alla fine non ci mettiamo daccordo

YURI: Come nasce e come si sviluppa un brano dei rockazzi? Partite da jam session? Preferite comporre su pentagramma? Oppure è una soluzione ibrida?

MAURO: La composizione parte sempre al difuori della sala dove proviamo ( a Cesangeles hahahahhaha) io o Claudio, tendenzialmente Claudio porta un giro con una strofa poi iniziamo a caricare dentro tutto il resto poi non siamo molto immediati nel buttare giù una canzone anzi il tempo medio è di 3, 4 mesi si incastriamo potentemente finché non siamo soddisfatti e la formula madre che usiamo è: se a distanza di tempo mi ricordo le parti della canzone vuol dire che il brano gira per il verso giusto

YURI: I rockazzi hanno dato alla luce un demo, oggi come oggi, quali sono le difficoltà che un gruppo incontra nell'incidere e sopratutto nel distribuire e  pubblicizzare i propri lavori?

MAURO:
bHe la prima difficoltà è che nasciamo tutti come musicisti per passione
quindi già riuscire a eseguirre delle parti che ci piaciono è un bel risultato. Poi per la distribuzione è un tutto un quiz. Tendenzialmente la gente rimane presa del nostro sound ma per arrivare ai grossi network noi non possiamo fare altro che farci conscere tramite web, poi saranno tutti i feedback della gente a portarci a realtà più grosse:  radio palchi eventi ecc; non esiste una formulla magica a tutto ciò.

YURI: A proposito di realtà più grandi avete avuto contatti con case discografiche? Quali sono le quotidiane difficoltà che incontra un gruppo Hard Rock italiano nel trovare un interlocutore in un discografico?

MAURO: Ah, ah, ah! Per prima cosa che ci dicono  di cambiare il nome della band perchè si vergognano a presentarci, o addirittura anche pronunciare il nostro nome sul palco (!) e poi ci dicono: "dovreste fare come le cover band per guadagnare", oppure creare un musical e la nostra risposta , non per presunzione, perchè alla fine l'umiltà ti rende degno per quel che fai, è sempre: ma chi ti si incula ahahahahah! Rock & Roll!

YURI: Ti pongo ora una domanda che ho posto spesso nel corso delle mie interviste, sia per quanto riguarda il sito sia per quanto riguarda le mie brevi e passate collaborazioni con fanzines: in Italia non mancano certo i gruppi, o gli artisti, sia per quanto riguarda i generi così detti di "nicchia",sia per quelli considerati un po' più"estremi". Anche a livello di vendite, quello che viene importato da fuori per quanto riguardo per questo tipo di generi non si può dire che non ci sia un ritorno economico per i distributori. Perché secondo te,manca chi è disposto ad investire sui gruppi italiani?

MAURO: ma guarda a dire il vero di tutto questo problema non mi interesso più di tanto ed il problema in fondo è dei distributori, o di chi vuole distribuire. Il nostro compito è fondamentalmente suonare, quello delle persone di ascoltare. Se parti col presupposto di suonare per vendere, parti già col piede sbagliato E poi l'arte non ha prezzo, sono le emozioni che ti fanno respirare quindi, in conclusione, come ti dicevo prima, sarà il tempo a premiare chi valese. Se un qualcosa ti piace lo ascolti o ti informi. Più ti piace e più ti fomenti nell'essere parte di quella nuova realtà che hai conosciuto.
Un produttore alla fine che può fare ???
Solo pensare agli interessi di vendita (produttore inteso come lo conosciamo noi oggi)  altrimenti se lo chiamiamo promotore, allora il discorso cambia ed in questa categoria rientriamo sia io che te. Promotori di un sound che ci piacee che ci farebbe piacere condividere. Che campi a fare se non condividi le gioie o anche i dolori con chi ti circonda??? Quindi il mondo della produzione a fin di business non ci interessa più di tantolo teniamo presente ma con le dovute distanza.

YURI: E per quanto riguarda la scelta di cantare in italiano? Spesso i gruppi di casa nostra decidono di cimentarsi in brani cantati in inglese. Quale accoglienza ha ricevuto da parte del pubblico questa vostra scelta? E come mai l'avete fatta?

MAURO: guarda viviamo su pezzo di terra dove parliamo in italiano e per comunicare con chi mi sta affianco parlo in italiano. Inoltre è la lingua con la quale ci riusciamo ad esprime meglio e se un giapponese fosse interessato ai nostri brani, che si pigliasse un vocabolario ed iniziasse a tradurre quello che scriviamo. Se una cosa ti piace la divori in ogni sua forma. Io continui a "tradurre" o a cercare traduzioni di brani svedesi ,tedeschi o inglesi. Oggi i mezzi lo permettono. E per quanto riguarda il pubblico, penso che non abbia accolto questa nostra scelta"... può solo condividerla, o lasciarci stare".

YURI: Dopo il demo, quale sarà il prossimo passo dei Rockazzi?

MAURO: Abbiamo cambiato bassista da poco quindi ora siamo impegnati a riprendere i brani gia fatti. Il problema non è spiegargli i pezzi , in quantoLuca è un ottimo bassista ,galattico hahahahha, ma inserirlo all'interno di un pianeta abbastanza pazzo, appunto il nostro pianeta Rockazzo. Abbiamo tempi e modi tutti nostri,i sia di composizione che di esecuzione e quando Luca si sarà inserito a dovere, incideremo due nuovi brani: "Inutile" ed  "Ira.".

YURI: Una succosa anticipazione per chi segue il progetto "Rockazzi". C'è uno, o ci sono più gruppi underground italiani che hanno attirato la vostra o la tua attenzione, e che ti sentiresti di consigliare a chi vuole ascoltare della buona musica?

MAURO: Mazza domandone!  ( Mica son qui a pettinare le bambole! NdY :) ) Consiglio tanta musica a chi incontro di solito,  proprio perchè penso di individuare in loro qualcosa che li accomuna a generi che lo potrebbero interessare. Per quanto riguarda la scena undreground, per ora abbiamo incontrato tantissime valide band tutte con una loro profilo definito ma spesso influenzatissimi dai generi che ascoltavano, quindi spesso  copie di quello che ascoltano o prediligono. Poi capirai nel panorama emergente avere definita una propria identità musicale è tosta. Suoni con quella band da epoche oppure assomigli ancora ad un esperimento in cerca di una propria identità. Quindi rispondendo alla tua domanda chi posso consigliare? Uno su tutti è una band con la quale abbiamo suonato nell'interlad milanese. Il loro stile riprende molto I Rollings. Sono gli Arancioni Meccanici, differentissimi da noi ma con un gran carisma

YURI: domanda chitarristica: quali sono state le tue influenze ed il tuo percorso di studi e cosa consiglieresti ad un giovine citarista in erba

MAURO: hahah ah a suonare fino a sentire la chitarra com un estensione del tuo corpo! Non serve suonare un botto ma il giusto per provare emozioni . Basta anche una nota per sentirsi realizzati . Le mie influenze: "Apptetite for distruction", "Kill 'em all", i Dream Theater e i Meshugga. Poi mi sono rotto il cazzo ah ah ah ah, quindi Rockazzi!

 

 



http://www.rockazzi.net/index.html


http://www.myspace.com/rockazzi















Yuri Lucia.


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